giovedì 12 giugno 2014

RISOLUZIONE FINALE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE DI SINISTRA ANTICAPITALISTA DEL 31 MAGGIO -1° GIUGNO 2014


Pubblichiamo la risoluzione finale del coordinamento nazionale di Sinistra Anticapitalista che si è svolto a Roma il 31 maggio e il 1° giugno. 
Le recenti elezioni per il Parlamento Europeo hanno evidenziato un largo e diffuso rifiuto della politica di austerità dei governi nazionali e delle istituzioni dell’Unione Europea.
Questo è accaduto indifferentemente sanzionando sia i governi di centrodestra sia quelli di centrosinistra sia quelli caratterizzati da coalizioni trasversali.
In particolare, gran parte dei partiti socialiberisti aderenti al PSE conoscono arretramenti elettorali importanti, sia in percentuale sia in termini di voti assoluti.
Però, purtroppo, la sconfitta della socialdemocrazia non premia, se non parzialmente e solo in pochi casi (Grecia, Spagna e Portogallo), le liste di sinistra ma, al contrario, contribuisce ai significativi successi delle liste di opposizione di destra e di estrema destra, liste nettamente caratterizzate da una ispirazione nazionalista, razzista, identitaria, a volte esplicitamente antisemita e neonazista.
In Italia, in controtendenza con il resto del continente, il voto premia il governo Renzi, nonostante anch’esso pratichi una politica improntata all’austerità e ai diktat della UE. Questo avviene perché, anche a causa delle sue iniziative populistiche e demagogiche e a soli due mesi dal suo insediamento, permangono ancora le illusioni sul fatto che questo governo riesca a agire veramente per una modifica dell’impostazione delle politiche nazionali e continentali.
Questi risultati confermano gli assi della nostra campagna basata sulla necessità di costruire la più ampia convergenza tra i movimenti contro l’austerità che si sviluppano in vari paesi del continente, senza alcun cedimento alle tentazioni di ripiegamento nazionalista.
Il risultato della Lista Tsipras è modesto e non riesce a polarizzare significativamente l’opposizione alle politiche di austerità. Però, a differenza di tutte le esperienze precedenti dopo la crisi del governo Prodi (Sinistra arcobaleno, Lista Ingroia), è riuscita più efficacemente a esprimere una linea di sinistra e a mobilitare una discreta quantità di compagne e di compagne. Questa capacità è stata premiata dal superamento dello sbarramento antidemocratico del 4%, e dunque dalla elezione di tre deputati per il parlamento di Strasburgo.
Nonostante il risultato parzialmente positivo, la Lista “L’altra Europa per Tsipras” ha manifestato durante la campagna elettorale le contraddizioni e le ambiguità che avevano portato Sinistra Anticapitalista solo ad uno specifico sostegno esterno nella forma di un’indicazione mirata di voto verso quei/quelle candidat* che esprimessero con coerenza un orientamento anticapitalista e di forte internità ai movimenti di contrasto alle politiche liberiste”.
Tra poche settimane si apre il semestre durante il quale Renzi presiederà le istituzioni europee e questo manterrà e rilancerà il dibattito sulla politica della UE. E, in assenza di opposizione, alimenterà le illusioni sulla volontà e sulla capacità di Renzi e del suo governo di avviare una politica diversa da quella dell’austerità.
In ogni caso, anche al di là del relativo successo della Lista Tsipras, resta irrisolto in Italia il problema dell’esistenza e dell’azione di un soggetto politico capace di far vivere le analisi e le proposte di una sinistra vera.
Sinistra Anticapitalista, dunque, aderisce alla proposta di un “controsemestre popolare e di lotta” che, a partire dalle manifestazioni previste per il 28 giugno e per l’11 luglio, avvii un percorso unitario di resistenza e di opposizione alle politiche del governo e della UE.
E’ proprio in questo quadro che Sinistra Anticapitalista si rivolge a tutti i soggetti politici e di movimento e a tutte e tutti coloro che condividono alcune discriminanti di fondo esprimendo la propria disponibilità alla costruzione di un ambito di discussione per definire le caratteristiche di un soggetto politico unitario che riesca a portare il più possibile a livello di massa le analisi e i contenuti programmatici necessari.
Per noi, questo soggetto dovrebbe caratterizzarsi per un approccio radicale e non emendativo alla politica di austerità nazionale ed europea, per un comportamento antagonista nei confronti del centrosinistra senza alcuna ambiguità. Peraltro le contraddizioni e le ambiguità su questi punti hanno animato e continueranno ad animare la discussione tra le compagne e i compagni che si sono mobilitate/i per sostenere la lista Tsipras.
Il soggetto unitario per il quale occorre lavorare deve essere un soggetto politico capace di entrare in sintonia con i movimenti di contestazione delle politiche governative e padronali e di coinvolgere nella propria costruzione gli attivisti più impegnati in queste lotte.
Deve contrastare in tutti i modi la politica collaborazionista con il governo e con le classi dominanti che praticano i vertici degli apparati confederali e sostenere e sviluppare il sindacalismo conflittuale, spingendo sistematicamente per la costruzione di momenti di mobilitazione trasversali alle sigle sindacali.
Deve entrare in relazione sempre più stabile con le analoghe esperienze che si sviluppano in altri paesi.
Deve essere un luogo plurale e di convergenza di adesioni collettive di soggetti politici e sociali organizzati e di adesioni individuali di compagne e compagne che condividono le discriminanti di fondo.
Nei prossimi giorni Sinistra Anticapitalista e tutti i suoi circoli locali inizieranno ad operare per sostenere questa proposta.

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